(GPS) Come registrare i Pdi e visualizzarli su Google Earth Pro.

Mi capita sempre più spesso sotto richiesta dei più svariati clienti di registrare dei POI/PDI (punti di interesse) con GPS via smartphone per poi visualizzarli su Google Earth pro per una gestione degli stessi per i più svariati motivi, spesso la richiesta mi viene fatta da aziende di trasporto con clienti fissi.

Per quanto riguarda la tracciatura stradale e il calcolo stradale/temporale da POI a POI faremmo un articolo più avanti.
Bene ora vediamo come registrare Pdi visualizzarli su Google Earth

Tecnicismi: il glossario della presa dei PDI e la sua visualizzazione.

Qui di seguito vi elenco alcune parole/sigle e la spiegazione veloce delle stesse per una miglior comprensione di ciò di cui stiamo parlando.

  • PDI/POI = Punti di interesse/Point of interest
  • GPS = Global positioning system
  • CSV = Coma Separated Values, formato di file per il trasferimento di dati a tabelle da software a software
  • KML = Il KML è un formato di file utilizzato per visualizzare i dati geografici in un browser Earth, come Google Earth, o software quali Google Earth Pro.

Come funziona la teoria della presa PDI ed esportazione, più visualizzazione su Google Earth Pro:

In teoria è tutto sempre molto semplice, ma alla fine si evidenzia sempre come tra la teoria e la pratica ci sia sempre qualche piccolo/grande ostacolo.
Ma nel nostro caso l’ostacolo è dato solo dalla durata della batteria del telefono e dalla vostra precisione (per fortuna direte voi).

Teoricamente funziona cosi:

l’addetto alla presa dei PDI/POI si reca in loco e con il suo smartphone e registra il punto, in caso di più location ovviamente più punti.
Tramite lo stesso software esporta i POI/PDI su file CSV o KML e li trasferisce su computer, dove con Google Earth Pro potrà importarli, visualizzarli e modificarli.
Tutto semplice?
Non proprio?
In realtà il processo è più semplice di quello che si pensi, in questo caso non è la difficoltà di presa e lettura dei dati, ma nell’essere precisi nella scrittura dei dati al momento della presa GPS.
Vediamo un po’ come si fa.

Ingredienti:

La torta non si fa con aria, ma con gli ingredienti, vai a comperarli e portameli.

Nonna papera

Presa dei PDI/POI e allocazione in cartelle.

Abbiamo mandato il nostro addetto alla presa dei PDI/POI con il suo telefono nuovo e lo abbiamo mandato a cercare i vari luoghi dove registrare gli stessi.
Ma cosa deve fare il nostro addetto “Ambroglio Schiacciatasti” di preciso?
Una volta che si trova nel luogo della presa dovrà aprire sul proprio smartphone l’applicazione MAP MARKER.
Ambrogio Schiacciatasti però non ha mai usato il software ha 60 anni e a malapena riesce a schiacciare i tasti del monitor, come fare?
Per semplicità abbiamo creato un piccolo tutorial/istruzioni che il signor Schiacciatasti può seguire passo passo per la presa del punto, modificarlo, salvarlo ed esportarlo sia in CSV che in KML. Nel caso si stessero tracciando punti per più “rotte” fate attenzione a dividere i punti per “cartelle” che saranno poi le rotte di consegna, sconsiglio comunque di tracciare i PDI/POI per più rotte insieme, è veramente facile sbagliare nella presa se non si è accorti nel cambio cartella prima o dopo aver effettuato la presa, poi vi ricordiamo che il Sig. Schiacciatasti ha i suoi problemi nell’utilizzo di app complesse, se fosse per lui ancora utilizzeremo la triangolazione manuale.

Ovviamente prima di seguire le istruzioni consigliamo al Sig. Schiacciatasti di installare l’applicazione linkata nella sezione ingredienti.

Attenzione! Noi continueremo a parlare di “PDI” per fluidità di discorso e non confondervi, ma nell’applicazione si chiamano “Marcatori”.

Interfaccia principale.

  1. Menu applicazione
  2. Filtro PDI cartella selezionata
  3. Organizzazione cartelle/PDI
  4. Ricerca PDI esterni (online)
  5. Condivisione PDI verso altre app
  6. Centra la visuale sulla tua locazione gps, ruota la mappa secondo il nord magnetico
  7. Aggiungi PDI
  8. Riposiziona la mappa con l’asse nord/sud sulla verticale del device.

Aggiungere un PDI.

Per aggiungere un PDI l’operazione è semplice e richiede solo un paio di passaggi, da eseguire con attenzione e con, come ovvio, buona ricezione gps.

Per poter aggiungere un PDI nella locazione in cui ci troviamo dobbiamo innanzitutto premere il tasto 6 (che diventerà blu) affinché il sistema si posizioni sulla nostra location.

Poi premiamo il pulsante numero 7 e vi troverete in questa situazione.

Come possiamo ben vedere ora sulla mappa ci risulta un mirino nella nostra posizione, facendo molta attenzione a non toccare la mappa premiamo il tasto OK.

Cosi abbiamo semplicemente registrato il PDI della nostra location nel database dell’applicazione.

Procedimento che come abbiamo visto fino ad ora risulta molto semplice.

Ora ci troviamo nella schermata di presentazione (molto scarna) del nostro PDI registrato.
Come si può ben notare ora ci troviamo un menu a banda nera sulla parte bassa dello schermo, questo menu è specifico per il PDI che abbiamo appena preso.
Premendo la matitina infatti si possono aggiungere informazioni in svariati campi di scrittura.

Questi sono i campi di scrittura per le informazioni da aggiungere al nostro PDI.
al suo interno abbiamo:

  • Titolo
  • Descrizione
  • Icona e colore
  • Numero di telefono, aggiungi contatto
  • Immagini. Si possono utilizzare sia la fotocamera in presa diretta o la sua galleria
  • Coordinate GPS
  • Data di creazione
  • Ulteriori informazioni. Campo non modificabile che indica la via di presa del PDI

Nella parte in alto della nostra schermata possiamo vedere 4 pulsanti (da sinistra a destra):

  • Torna indietro. Se non salvato il PDI andranno persi i dati aggiunti.
  • Icona di una cartella con la Scritta Test, premendolo potrete cambiare la cartella del PDI, nel mio caso si trova giustamente in Test (se si tracciassero più rotte).
  • Icona con tre punti verticali è il menu di modifica “specializzato” del PDI, al suo interno si può eliminare il PDI o aggiungere un nuovo campo di informazioni.
  • Icona di dischetto, ovviamente salva il PDI e le informazioni aggiunte.

Esportazione dei PDI in CSV/KML.

Ambrogio Schiacciatasti ora ha completato la presa dei PDI, ma ora vuole poterli vedere su un software esterno su pc/mac, però dobbiamo mettergli in testa che non si può schiacciare il telefono dentro la fessura del lettore floppy, non funziona cosi, distruggerebbe solo il pc ed il telefono. Manderemo i file via Mail per comodità, non dovrà neanche cercare il cavo del telefono, si ritenga fortunato.
Quindi, Preghiamo il Sig. Schiacciatasti di proseguire con la lettura.

Premere tasto 5 dell’interfaccia principale e ci troviamo nel menu di scelta di condivisione.

Il menu di scelta di condivisione si presenta in questo modo, dandoci la possibilità di esportare:

  • Marker come testo normale, poco utile.
  • Marker in formato, a noi poco utile.
  • Istantanea, fa uno screenshot della mappa.
  • Tutti i marcatori e le cartelle, utile nel nostro caso, esportando tutti i PDI.
  • Seleziona le cartelle, molto utile quando si vuole esportare solamente una cartella/giro.

Nel nostro caso Ambrogio Schiacciatasti dovrà scegliere “Tutti i marcatori e le cartelle”, già fa difficoltà a capire che in realtà il touchscreen non è un bottone, se lo facciamo pure confondere tra selezione di cartelle e quant’altro non finisce più il lavoro.

Adesso siamo nel menu di selezione del tipo di file da esportare.
Selezioniamo “KMZ”.
Il menu successiv
o differisce da smartphone a smartphone, da versione di android a versione di android, quindi non metteremo lo screenshot, ma va da se che ovviamente dovrete scegliere l’applicazione della mail che usate e vi mandate una mail, il file è già allegato dal momento che sceglierai l’app mail da usare.

Importazione dei PDI in Google Earth Pro.

L’importazione dei PDI in Google Earth Pro è forse la parte più semplice di tutto, dato che con pochi click si potranno importare i file che ci siamo mandati. Ovviamente per poter eseguire questo step dovrete scaricare il file dalla mail che vi siete mandati nello step precedente.

Ora non ci resta che aprire sul nostro computer Google Earth Pro, ed importare il file KMZ con all’interno tutti i nostri POI precedentemente registrati.


Al signor Ambrogio Schiacciatasti abbiamo proibito di mettere le mani sul pc. Ogni volta che ci mette le mani succede di tutto, tra errori, giochini installati e quant’altro, quindi procederemo noi senza che lui faccia danni.

Selezioniamo File.

Apri.


Selezioniamo il file scaricato precedentemente dalla mail.

Fatto, ora abbiamo tutti i PDI all’interno di Google Earth Pro.
nel nostro caso è solo un puntino insignificante di Test, ma ovviamente nel caso voi faceste la presa di più PDI la mappa si riempie.